LA ROMPIGHIACCIO DI SHELL NON PASSA!

Da oltre 40 ore gli attivisti di greenpeace USA sono appesi al ponte di Portrland per impedire alla rompighiaccio di shell di salpare per l'artico, sotto il ponte c'è tutta la comunità di Portland.
Link di Greenpeace: http://grnpc.org/IgtsB

venerdì 24 aprile 2015

L'acqua, una risorsa vitale

L'ACQUA SULLA TERRA

LE PERCENTUALI DI ACQUA SUL PIANETA:
Il 97,5% delle acque della terra è salata, il 2,5% sono acque potabili, ma non sono accessibili (calotte polari,neve...), soltanto lo 0,1% dell'acqua potabile presente sulla terra è utilizzabile: a questo vanno tolti i litri d'acqua che vanno sprecati ed inquinati ogni giorno!!!

LE PERSONE CHE SI SONO ACCORTE DELL'IMPORTANZA DEI FIUMI
Il fiume Colorado, oggi non raggiunge più
la sua foce per colpa dell'irrigazione
-Roberto Epple: Ha lottato contro la costruzione delle dighe sul Danubio e sulla Loira. Si è accorto che i fiumi sono minacciati in tutto il mondo e che la gente non se ne rende conto, che dobbiamo proteggerli come molte persone proteggono la foresta Amazzonica. Sostiene che molti fiumi non arrivano al mare  e si è accorto che molti fiumi non hanno più pesci da parecchio tempo, una grande conseguenza dell'inquinamento!




Parco naturale di Iguazù
-Justo Herrera: Il responsabile del centro ricerche del parco nazionale di Iguazù. Sostiene che il parco è importante per la vita perché è umido e sugli argini forma uno strato che permette a certe forme di vita di svilupparsi. Ha notato un degrado del fiume: è stato più veloce negli anni 80 ed è stata peggiorata la qualità di vita degli animali che vivono nelle acque di quel fiume. Il suo progetto ha permesso di salvare molte specie animali scritte sulla Lista Rossa: soprattutto importante salvare i caimani perché svolgono una funzione da indicatore (se il numero di esemplari diminuisce, il fiume è in pericolo).



Il delta dell'Okavango, rappresenta
il 95% delle acque del Botswana.
Il bisogno di elettricità ha portato a
progetti sulla costruzione di alcune dighe
-Douglas Groves/Lars Renhberg: Lottano per la salvaguardia del delta dell'Okavango.
In caso di inquinamento nell'Okavango ci sarà una riduzione del flusso delle acque, ci saranno meno pesci, meno uccelli e meno mammiferi.
Con la costruzione di queste dighe c'è il rischio che queste paludi vadano a scomparire.
Lars è biologo, studia la fauna del fiume e ogni anno immerge delle reti nel fiume: il numero di specie di pesci determinerà l'inquinamento del fiume.
Douglas insegna ai bambini del luogo l'importanza del fiume, perché in futuro essi dovranno proteggerlo.  


Il fiume Parana, abitato dalla
tribù dei Guaranì, oggi non possiede
 più pesci per colpa dell'inquinamento
-Silvano Moreira: Capo villaggio della tribù degli indiani Guaranì. Cerca di proteggere se stesso e la sua tribù, perché il fiume Parana è sempre più inquinato e la foresta si sta riducendo per la deforestazione. Risultato?: oggi non c'è più pesce, e la loro vita è attaccata a un filo.
Anticamente essi cacciavano, pescavano, si nutrivano di miele e di frutta, ma agli inizi degli anni 80 tutto è cambiato: sono state abbattute le foreste per coltivare riso e soia OGM e sono arrivate le grandi dighe, che ha portato all'inquinamento e alla scomparsa di pesce, a questo si aggiunge l'industria, che inquina i fiumi: tutti questi problemi sono presenti soprattutto oggi, soprattutto la coltura OGM che viene esportata in Francia.


Foresta sommersa a causa
dell'alluvione dovuta a una diga,
adesso questa foresta rilascia metano 
-Pablo Wiechetek: Giornalista ed ecologista. Sostiene che la costruzione della diga sul Parana è stato un errore, perché ha sommerso tutti i villaggi lungo la costa e che per colpa delle inondazioni dovute alla diga anche molte foreste sono state sommerse e sono rimaste in decomposizione sotto l'acqua formando il metano, uno dei gas più pericolosi. Adesso nessuno viene più a fare il bagno nel fiume o semplicemente ne preleva dell'acqua, perché così facendo rischi di prenderti tutte le possibili malattie alla pelle. 
Oggi la maggior parte delle persone che vivevano li sono emigrate, è rimasta solo una piccola percentuale della popolazione che vive in brutte condizioni.


Diga di Yacyretyà, Argentina
-Justo Antonio De Agustini: E' un abitante del quartiere di El Brete ed abita proprio accanto alla diga di Yacyretà, ma non vuole andarsene, perché abita li da quando è nato e vuole morirci. Ha perso metà della vita contro le persone favorevoli alla diga (nei primi anni 80 è scoppiata una rivolta per cacciare i dimostranti che si opponevano alla costruzione della diga e sono state distrutte e bruciate molte case, E' L'ESEMPIO DI NON RISPETTO DEI DIRITTI UMANI) e lotta contro la "regione stessa", perché sostiene che la regione in cui vive è formata da ladri e mal viventi.
Roberto Rios: E' il presidente di una ONG che lotta contro la diga di Yacyretà, ha constatato gli effetti nefasti della diga e sta aiutando gli abitanti di quella regione. Ha creato degli strani pupazzi che rappresentano i funzionari che hanno voluto la costruzione della diga.

Lago artificiale nel parco del
Verdon, Francia. Qui la natura
è stata rispettata di più, ma sono
comunque presenti traccie di pesticidi
-Guy Oberlin: E' un idrologo che studia le acque della Francia. Sostiene che in quasi tutti i corsi d'acqua francesi ci sono traccie di pesticidi, che non sono ancora a livelli dannosi per noi, ma non dobbiamo sottovalutarli perché gli effetti si accumulano nel tempo. Gli ultimi risultati riportano valori allucinanti: più della metà dei fiumi francesi presenta tracce di pesticidi e dobbiamo riportarli al loro stato naturale entro il 2015!! 






Il fiume Senna, Francia.
E' inquinato dal PCB, che deriva
dai trasformatori elettrici delle fabbriche
abbandonate lungo il fiume
-Jacky Bonnemains: Ha dato la caccia al pyralene, noto anche come PCB, un prodotto tossico. Sostiene che negli anni 30 era un prodotto molto utilizzato e oggi è molto pericoloso. Veniva usato per fabbricare molti oggetti (gomme da masticare, nelle colle, nei dispositivi elettrici...), per questo oggi si trova dappertutto.
In Francia ci sono in circolazione 34000 tonnellate di pyralene che si trovano soprattutto nei trasformatori elettrici, le fabbriche abbandonate lungo la Senna sono piene di trasformatori che con la pioggia si degradano e rilasciano questa sostanza. Anche circa 400 km del fiume Rodano sono inquinati dal PCB. Il PCB è tossico e si accumula nel grasso dei pesci, che non possono più essere venduti. Lentamente è arrivato al mare e le foche sono i primi animali a risentirne, perché si nutrono solo di pesce. 



Il lago Aral prima e dopo:
 nella seconda immagine il Piccolo
 Aral a nord e il "Grande" Aral a sud
-Alakabai: Grazie a lui è tornata l'acqua nel lago di Aral,il quarto lago interno più grande al mondo, dopo alcune dozzine di anni!! La nascita di questo lago risale alla seconda guerra mondiale sotto l'ordine di Stalin di creare un lago artificiale grazie a canali che permettesse enormi coltivazioni di cotone. La volontà di Stalin si esaudì e il Kazakistan ebbe una coltivazione con superficie grande 1/4 la Francia. 
Dal 1973 però, a causa del pompaggio continuo del lago, esso inizia a prosciugarsi e nel giro di 40 anni perde i 3/4 della sua superficie e si è diviso in due "mini-laghi": il Piccolo Aral a Nord e il grande Aral a Sud. Ritirandosi ha rilasciato nel suolo il suo sale e i pesticidi della coltivazione di cotone, che col vento hanno infettato l'aria e la terra intorno ad esso. Ma grazie a quest'uomo l'acqua ha cominciato a tornare circa 15 anni fa: il suo scopo era di conservare l'acqua del mar piccolo grazie a una diga situata a sud; era difficile da realizzare perché il paese non predispone di molti materiali "utili" per la sua costruzione, quindi è stato utilizzato quello trovato sul luogo: sabbia e canne!! Questo compito fu terminato nel 1996 e il Piccolo Aral crebbe di 3m!
Nel 1999 però si abbatté sul lago una tempesta che rase al suolo la diga e inondò le terre a sud: l'acqua era andata via e il deserto era tornato! Questo disastro però provocò una presa di coscienza sulla campagna internazionale che riprese l'idea di Alakabai e finanziò una diga più grande: oggi, al posta di quella vecchia, si trova una nuova diga lunga 15 km che ha fatto tornare l'acqua, che sta salendo quattro volte più velocemente del previsto, e molta fauna ormai scomparsa da tempo. Adesso intorno al Piccolo Aral è rinata la vita: vi abitano circa 200.000 persone e il clima è tornato quello di un tempo, ma sono ancora presenti tracce di pesticidi!

Il lago sul fiume Klamath, più a
valle alcune dighe mettono a
repentaglio le forme di vita del fiume
-Merv George/Wendy George : George è membro della tribù degli indiani Hoopa, Wendy è una pescatrice del fiume, lottano per la protezione del fiume Klamath, dove essi vivono: alcune dighe interrompono il ciclo vitale del salmone! Una volta il fiume Klamat era il terzo ecosistema più importante per la riproduzione del salmone negli Stati Uniti, ogni anno migravano un milione di esemplari, adesso esso rischia l'estinzione. Il salmone è sempre stato indispensabile per la vita degli indiani. 
Dopo aver passato qualche anno in mare il salmone risale il fiume fino al punto dove è nato: qui le femmine depongono le uova e muoiono esauste; oggi le dighe non solo bloccano il ciclo dei salmoni, ma creano anche molti disastri naturali come un periodo di siccità durato due anni (2001 e 2002).
Dopo il 2002 i salmoni cominciano a morire, circa 700.000 salmoni: la causa della loro morte è un'alga, un'alga che si è sempre trovata nel fiume normalmente, ma dal 2002 ha cominciato a stanziarsi in enormi quantità sotto la diga e i salmoni che vi passavano vi morirono quasi subito. Il governo ha deciso di costruire delle "passerelle" sotto la diga che permettessero il passaggio dei salmoni, ma questo risolve poco o niente, perché per mettere fine a questa agonia, dobbiamo migliorare la condizione dell'acqua!!


ATTENZIONE!!:

Per creare il post "Le persone che si sono accorte dell'importanza dei fiumi" ho preso spunto dalla serie di documentari "La Terra Vista dal Cielo - Grandi Fiumi".
Per maggiori informazioni:
oppure:https://www.youtube.com/playlist?list=PLiRBYtQrvnUAO1E5Bh3p4pK1gW-prR2JC , una playlist di video che oltre a parlare del problema dei fiumi, spiega molti altri problemi naturali, economici e sociali dei giorni nostri. CONSIGLIATA AL 100%






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